trio
Sonia e il maestro di tango

10.01.2023 |
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"Non riprendere il viso ok?”
Sonia esegui: tutto e mentre lo faceva mi guardava eccitata..."
Uscire da quel bagno fu quasi un sollievo. La preoccupazione che qualcuno avesse ascoltato, o che si fosse accorto di qualche strano movimento ,era davvero fortissima. Sonia volle sedere dietro e così mi ritrovai accanto al suo maestro che guidava la sua auto sportiva chiedendomi cosa facessi nella vita e altre curiosità generali. Ogni tanto sentivo la mia amica ridere a qualche battuta del maschio che ci stava evidentemente studiando, e sentivo il suo sguardo erotico su di me. Non fece cenno ai regali e non sapevamo se prendere o meno l’argomento. Arrivammo a un bar e ci sedemmo. Era già tardi pomeriggio e il locale si riempiva per l’aperitivo o l’apericena .
“ Posso scegliere io ragazze?”
“ Certamente maestro. “ rispose subito Sonia. Lui si mise in mezzo a noi due in un tavolo da 6 lasciando libera la parte opposta. Eravamo praticamente “ esposte “ e quindi ero sicura non avesse “ intenzioni “ particolari
“ Luana a te piace ballare? Se non il tango magari qualche altro tipo di ballo?”
“ Ho frequentato un corso di salsa e bachata e ogni tanto mi diverto con un gruppo di amici”
Pian piano mi sentivo più rilassata e lui lo capì. Si dimostrò gentile e simpatico. Il suo corpo favoloso mi faceva comunque distrarre troppo. Labbra carnose che immaginavo in mezzo alle mie gambe, mani curatissime, perfette per dare piacere in ogni modo . E quegli occhi, neri e sfrontati, che non lasciavano dubbi sul suo essere porco e complice.
Non sapevo se fosse sposato o single e Sonia non mi aveva mai accennato nulla a riguardo. E chi se ne fregava in fin dei conti. Una notte a letto con lui l’avrei passata volentieri . Sentii la sua voce diventare più suadente e mi eccitai ancora di più
“Impegni per stasera Luana? Sonia tu sei libera ?”
“ Io liberissima “
Sonia era particolarmente allegra.
“ Non ho impegni “ risposi senza fare trasparire una eccitazione crescente che faceva già bagnare un po’ le mie mutandine.
Il maestro stava invitando tutte e due , e non per andare al cinema o a teatro, tanto meno a cena visto che il brindisi era stato accompagnato da vari stuzzichini.
All’improvviso sentii la mano del maestro sulla mia gamba e Sonia capi tutto.
Il maestro pagò il conto e ci dirigemmo verso l’auto . Tentai di salire prima per mettermi sul sedile posteriore ma lui diede le chiavi a Sonia “ Guidi tu cara? Devo inviare una e-mail importante “
Ecco, una mossa inattesa . Chissà che pensava di fare?
L’idea mi stuzzico ' , e non solo per vedere cosa avesse in mente ma perché l’auto era davvero favolosa e Sonia era eccitata all’idea di guidarla davvero. Si sistemo' alla guida, ma in modo del tutto imprevedibile il maestro si mise accanto a me .
“ Puoi partire Sonia . Ricordi la strada ?”
Cazzo , allora Sonia era già stata a casa sua e non mi aveva raccontato nulla?
“ Si si, credo di ricordare. Magari mi indichi poi con precisione”
Ora mi sentivo un po’ accaldata. Non era certo casuale che il maestro avesse deciso di sedersi accanto a me. Il gioco diventava sempre più eccitante.
Ero bagnata, ero eccitata, e lui percepi’ tutto. Senza battere ciglio mi sfioro’ un capezzolo, mi voltai e guardandolo lessi sul suo labbiale “ Ho il cazzo duro e voglio la tua fica “
Sonia non si era accorta di nulla. Guidava felice e ogni tanto canticchiava qualche frase delle canzoni in sottofondo alla radio.
Desideravo baciarlo come non mi capitava con uno sconosciuto da tempo. Mi avvicinai e gli leccai le labbra. La sua mano scivolò sulle mutandine, già calde e profumate di desiderio.
“ Alza un po’ il volume Sonia” ….che stronzo però il tipo.
E fece appena in tempo a dirlo che un gemito mi si spense in gola. Due dita dentro la fica, scivolarono facilmente dentro. Mi succhiò la lingua e più lo faceva più spingeva con le dita. Si stacco ' dalla mia bocca e mi sussurro" : “ Secondo me le palline cinesi erano piccole vero tesoro? Un bel cazzone ci sta meglio qui dentro!”
Mi allargò le gambe e mosse la mano più veloce, ora con le dita sul clitoride ora dentro e in fondo alla mia carne fradicia. L’idea che Sonia non si accorgesse mi divertiva , ma nel frattempo avrei voluto che vedesse. Sospirai più volte e lei gettò un’occhiata allo specchietto retrovisore. Mi sorrise, e nemmeno tanto meravigliata. Mi lasciai frugare dentro ancora un po’ e poi tirai giù la cerniera del suo pantalone.
Il suo cazzo duro spuntò subito, una cappella enorme e lucida, già con qualche goccia che colava.
Mi abbassai ad annusare. Profumo di porco da monta.” Altro che tango maestro, su questo cazzo ci ballerò prestissimo “ pensai eccitatissima e colante. A ogni semaforo temevo che qualcuno fuori vedesse tutto, ma poi non riuscii a star ferma. Lo volevo in bocca . Lo feci senza pensarci ancora. Durissimo e grosso, me la riempi ' tutta. La sua mano accompagnava i miei movimenti. Stupendo sapore e ottimo odore. La mia saliva scendeva sul suo cazzo e la cappella pulsava bollente.
“ Sonia puoi svoltare alla prossima? Sento uno strano rumore dietro, meglio controllare. “
Eravamo vicino un grande centro sportivo. Ci fermammo li davanti. “ Entra nel piazzale così non siamo in mezzo al traffico.”
Sonia parcheggio ' e rimase in attesa. Ovviamente lui non aveva nessuna intenzione di scendere e “ controllare’
“ Sonia spegni il motore e prendi il tuo cellulare. “ Lei obbedì.
Non riuscivo a capire. O forse lo capivo e non mi sembrava reale.
“ Ora voltati e fai qualche foto alla fica aperta di Luana, mentre le mie dita la scopano. Non riprendere il viso ok?”
Sonia esegui: tutto e mentre lo faceva mi guardava eccitata. Spalancai le cosce e mi feci scopare, senza dire nulla. Mi piaceva essere in balia del maestro e delle sue voglie.
“ Secondo me Sonia vuole partecipare, ma stare un po’ a guardare noi che ce la godiamo la eccita, giusto?”
Lei sorrise complice.
Fuori era ormai buio. La cosa mi rassicurava molto.
“ Salimi sopra Luana, il mio cazzo ora vuole sentire la tua fica calda “ Mi sollevai la gonna per cavalcare quel gran porco. Non mi tolsi nemmeno le mutandine. Le spostoo' lui , giusto per fare entrare il suo cazzo enorme dentro me. Tutto d’un colpo, da lasciarmi senza fiato.
“ Sonia prendi il vibratore e dammelo”
Stavo esplodendo solo al contatto di quella cappella enorme che mi allargava bene.
“ Non ti azzardare a godere troietta” mi disse lui . La frase non mi aiutò. Stavo per schizzargli addosso un orgasmo insolito. E veloce. Mi avvicino’ il vibratore alla bocca
“ Leccalo bene dai, perché lo devi sentire al meglio. "
Lo sentii appoggiarmelo sul culo, poi piano penetrarmi.
“ Oh cazzo che porco che sei maestro “
Sonia era sull’orlo del delirio e del desiderio.
“ Devo fare ancora foto?”
“ Si certo, continua. Si deve vedere che lei mi scopa il cazzone e io le spacco il culo col vibratore “
Mi inculò dolcemente e sentire entrambi i miei buchi pieni mi porto ' all’estasi immediata.
Gli sussurrai qualcosa, che non ricordo bene in realtà.
“ Devi stare zitta e godere. Zitta e piena , muoviti e cavalca. Prenditi tutto, cazzo vero e cazzo finto.
Mi bagnai tutta e colai sulla sua pancia, lui non venne ancora. Rimase duro ancora e ancora, mentre mi fece sollevare e sedere accanto.
“ Sonia, scendi e vai dal suo lato “
Che cavolo voleva fare il porco? Ero già talmente sbalordita che la mia mente era offuscata. Si segava e ci guardava.
“ Alza il vestito e sposta le mutandine Sonia. “
“ Luana, lecca la fica della tua amichetta “
Posizione molto scomoda ma eccitazione incredibile.
Intenti in questo gioco da porci sentimmo appena avvicinarsi un gruppetto di 3 agazzi .
“ Hey ma quel tipo sta scopando due donne,?”
Le loro risatine allegre ci distrassero un attimo. Certo se si fossero accostati sarebbe stato più intrigante , ma meglio così. Troppe sorprese in un giorno solo.
Intanto Sonia era rimasta inginocchiata dietro lo sportello aperto per non farsi vedere.
“ Dove eravamo rimasti? Ahhh dovevi leccare Sonia “ mi disse sorridendo.
Questo mi sorprese un po’. Credevo volesse godere anche lui ma il gioco lo esaltava moltissimo.
Sonia appoggio' un ginocchio sul sedile e si avvicinò alla mia bocca. Ero quasi sdraiata per arrivarci e il maestro stretto a me voglioso e arrapato. Il cazzo ancora fuori dai pantaloni, stretto dalla sua mano mentre ci guidava nel gioco. Assaporai la carne bollente di Sonia, e fu una strana sensazione. Lei sospiro,' più volte , e mosse il bacino avanti e indietro. Avevo ancora il vibratore nel culo e lo sentii spingere dentro, sentivo un po’ di dolore ma non mi spostai. Fu a questo punto che il maestro esclamò “ Sonia vieni qui, subito “
Lei fece il giro dell’auto dall’esterno e in un attimo gli fu accanto. Cercai di guardare ma lui fu piuttosto deciso a impedirlo.
“ Ora godi nel culo tesoro, solo nel culo e Sonia mi succhiera ' il cazzo fino a bere tutto '
Sentivo bruciare quel vibratore che si faceva strada sempre più in fondo.
“ Oddioooo che male, fai piano"
“ Non mi fermo, sappilo, fin quando non inondo la bocca della tua amica troia”
Sperai che accadesse prima possibile , ma dovetti soffrire ancora un po’ . Per sopperire al fastidio mi sgrillettai il clitoride e cercare di provare un po’ di piacere al più presto.
Godemmo insieme io e il maestro, e uno strano silenzio ci avvolse. Un paio di sculacciate al fondoschiena di Sonia furono il segnale che doveva ricomporsi. Non osai dire nulla. Loro mi sembravano così alleati, o per lo meno lei era “ molto obbediente “ anche se rimasta a bocca asciutta.
“ Ti chiamerò settimana prossima, voglio farti conoscere un mio amico , sempre che ti vada Luana . Non sai ballare il tango ma scopi da vera femmina. Spero che accetterai il mio invito, ma tu Sonia non ci sarai prossima volta"
Lei tacque e fui un po' dispiaciuta. Avrei voluto dire che non accettavo. Sonia mi sorrise e mi fece un occhiolino .
Capii che era cominciato qualcosa di molto particolare.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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